Gli ospiti dell’evento inizieranno il loro primo percorso esperienziale in compagnia di alcune guide specializzate del luogo, all’interno dell’antico borgo di Aritzo. Visiteranno la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo; le seicentesche carceri spagnole, di massima sicurezza fino a metà XX secolo – dove furono detenuti anche ufficiali francesi di Napoleone – caratterizzate da un sottopassaggio detto sa Bovida. Oggi sono ‘teatro’ di Bruxas, affascinante mostra su stregoneria, strumenti di tortura e sacra Inquisizione in Sardegna. L’escursione proseguirà “Sulle vie delle Bruxas”, percorso naturalistico storico che condurrà i partecipanti fuori dal borgo: qui questi ultimi troveranno ed impareranno a conoscere le note erbe mediche che le Bruxas erano solite utilizzare per curare la gente del paese; accompagnati, in questo viaggio, da una una voce narrante che li delizierà con aneddoti e leggende. Si immergeranno, inoltre, tra i boschi di castagni e noccioli, alla scoperta del monumento naturale Texile, roccia ‘dolomitica’ a forma di fungo. Inoltre, in condizioni metereologiche favorevoli si raggiungeranno in alta montagna le famose “neviere, profondi pozzi risalenti al XVII secolo, dove si potrà ammirare Sa Funtana Cungiada, a 1300 metri tra felci e ginepri, vicino alla chiesa di Santa Maria della Neve.

Esperienza gastronomica: i partecipanti saranno coinvolti nella preparazione di alcuni tipici prodotti artigianali tradizionali locali:

• Realizzazione de sa carapigna, sorta di sorbetto al limone, celebre dolce locale, di colore bianchissimo e dalla caratteristica consistenza simile a quella della neve fresca. Ancora oggi protagonista delle feste isolane e soprattutto di una sagra aritzese che si svolge ogni anno a metà agosto.
• Preparazione de “Su Turrone” aritzese, prodotto con mandorle e mieli sardi, sotto la guida di personale esperto dell’azienda locale 
• Preparazione del pane, di una pasta e di salumi tipici
• Pranzo in famiglia: i partecipanti si diletteranno nella realizzazione di un pranzo tipico utilizzando tutto ciò che hanno prodotto durante le attività esperienziali, insieme ai prodotti alimentari di stagione, con l’ausilio di esperti della cucina locale.